M
NUDI GRIGI INQUADRATI
NUDI GRIGI INQUADRATI
Ci siamo messi a nudo, abbiamo rinunciato ai nostri colori, ci siamo rinchiusi in un quadrato. Abbiamo azzerato le differenze esteriori perché con più forza potessero risaltare le nostre intime diversità. Ex uno plures. Non ci convince l'idea per la quale ciascuno di noi deve contribuire ad un'idea più bella, più grande, più alta; per la quale sia opportuno, giusto e nobile sacrificarsi. Siamo più propensi a pensare che ciascuno possa scegliere di dare alla sua esistenza il senso che preferisce, ma siamo convinti che possa farlo veramente solo partendo da una condizione di parità. Siamo innamorati della libertà: non quella degli ideologi, non quella dei supermercati e neppure quella che abbonda sulle bandiere. Pretendiamo la libertà che consenta a donne e uomini di stare al mondo con dignità, di esserne parte senza costrizioni e violenze, di vivere da cittadini senza il ricatto del bisogno. Non ci interessa la parola vuota e falsa che predica che puoi andare dove vuoi, ma dimentica sempre di dirti con quali scarpe e su quali strade. Libertà, per noi, è scegliere le scarpe adatte ai nostri piedi e le strade giuste per il nostro sguardo. E questo significa che vogliamo l'uguaglianza. La trappola della scelta strabica tra una libertà senza uguaglianza ed un'uguaglianza senza libertà con noi non ha funzionato. E non funziona neppure un'altra trappola, quella che pretende di misurare sogni e bisogni con il metro della legalità. È da due anni che al Teatro Coppola - Teatro dei cittadini sperimentiamo pratiche di libertà senza concessioni alla gerarchia, alla delega, alla burocrazia. Cerchiamo di costruire edifici che esistono solo nella nostra immaginazione, e lo facciamo usando tutti quanti gli stessi mattoni. Non cantiamo vittoria e non innalziamo vessilli. Ci mettiamo la faccia, semplicemente incrociando i nostri sguardi con i vostri.