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STULTIFERA NAVIS
STULTIFERA NAVIS
“la follia è una delle forme della ragione: e d’altra parte dove situarla se non nella ragione stessa, come una delle sue forme e forse una delle sue risorse?” (M. Foucault) 

Stultifera Navis è un progetto fotografico di Maddalena Migliore. La fotografa, attraverso l’impiego di immagini e parole, si fa tessitrice di una trama mitopoietica che intreccia i fili della storia e della finzione, non dimentica del luogo marginale in cui il potere, assumendo le fattezze del senso comune, ascrive oggi il ruolo sociale dell’arte. Grazie a un sottile gioco di sostituzione metaforica, le sue immagini trasformano il Teatro in uno spazio allegorico universale: quello della rappresentazione drammatica del possibile. Esso diventa una Nave-Teatro alla deriva, un’eterotopia abitata da una ciurma del tutto speciale: artisti folli, cacciati dalle città dei sani nell’atto igienico che pretende di marginalizzare tutto ciò che è irriducibile a norma. Come ammutinati contro il loro battelliere, ultimo membro di quella società che li ha esclusi, questi reietti passano all’azione, s’impossessano del vascello e assumono le sembianze di pirati volitivi, pronti a urlare, beffardi, le loro “sragioni”. Come libido freudiana lungamente repressa, essi tornano. Perturbanti, sono il ritorno del rimosso. Tableaux vivants che Maddalena ritrae come figure che si staccano da un’oscurità caravaggesca cui la Ragione normatrice, chiara e distinta, li ha relegati. La loro presenza trasforma l’errore in differenza che, libera, si fa arte: il mezzo per creare nuovi modelli di pensiero, azione e socialità. Stultifera Navis è la nave dei folli, das Narrenschif, il veliero in rotta verso nuovi e ben più inclusivi orizzonti di senso e logiche comunitarie.

Marco Napolitano